venerdì 7 ottobre 2011

In una parola Lepanto

Maria Regina del Santo Rosario
«Fratelli, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.
Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi […]». (Ef 6, 10-24)

Fide ferroque militamus, dicevano i crociati: combattiamo con la fede e con il ferro (la spada).
È da precisare, però, che la battaglia del singolo - dicasi del singolo (la società invece ha il dovere di difendersi con la forza) - «non è contro creature fatte di sangue e di carne». Appunto la battaglia di San Francesco d’Assisi.
Non lasciamo dunque spegnere questo spirito di combattimento - iter belli - che il cristiano è chiamato a incarnare, specialmente nella preghiera mariana del Santo Rosario.

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silvio

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