«Bigotto è colui che, sotto un Re ateo, sarebbe ateo.»
Jean de La Bruyère
Ce ne sono di bigotti in giro. Dentro e fuori la religione. Anzi, spesso fuori, dove la nostalgia religiosa molesta l’ateo e lo porta a costruire un surrogato del sacro che, in quanto surrogato, ha perduto spirito e sostanza della religione.
È del sacro l’estasi e il dogma, l’immortalità e la legge, la tempesta e l’etica iperurania.
È dell’integralismo ateo lo stucchevole dogmatismo, le regolette su carta intestata e le pose puritane del bacchettone.
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silvio
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