mercoledì 11 febbraio 2009

Tiepidume

Giuliano Ferrara ha avuto la sensazione che, durante la vicenda eluanesca, la Chiesa abbia assunto un atteggiamento “donabbondiesco”. Troppi inviti al silenzio, dice. Troppi riferimenti ad una presunta autonomia assoluta della coscienza. Ferrara, insomma, denuncia una preoccupante “vulnerabilità del cristianesimo”.

L’analisi è abbastanza veritiera, ma vanno fatte alcune integrazioni:

a) L’intera storia della Chiesa è una coabitazione di santi (pochi) che operano assieme ai don abbondio (molti).

b) La Chiesa è vulnerata costantemente, lungo i secoli. È un organismo militante, non ancora trionfante.

c) Al tempo delle persecuzioni neroniane lo stesso Papa (San Pietro) fu imprigionato e giustiziato. Nulla potè la sua autorità.

d) Fosse anche giunto ad Udine lo stesso Savonarola, è da ricordare cosa avvenne dopo la sua morte (dopo il 1500): il suo zelo non fu sufficiente ad evitare lo scisma della Riforma protestante.

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silvio

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