giovedì 21 gennaio 2010

Chi le ha spalancato la porta?

«Detesto Emma Bonino, spero che perda le elezioni. E’ una intollerante, un’abortista sfegatata e una militante del torto negatore travestita da libertaria, una innamorata di sé dall’insopportabile accento vittimista, una cercatrice di cariche meticolosa e fatua, la complice non candida, ma molto candidata, del peggior Pannella, una pallona gonfiata come poche, un ufficio stampa ambulante, un disastro di donna en colère e di personalità pubblica. Aggiungo che un partito il quale accetta di candidare una simile prepotente dopo essersi sentito dire sprezzantemente: “Io corro, se venite anche voi, bene, sennò ciccia”, è un partito di dementi. Chiaro?»

Giuliano Ferrara, © Il Foglio


Inoltre Ferrara critica Avvenire e rimpiange i tempi in cui la Chiesa era più agguerrita - Comitati Civici di Luigi Gedda.

Ma Ferrara non va al nocciolo ed omette due concettini chiave degli anni ’60, senza i quali è impossibile interpretare il presente: “scelta religiosa” e “spirito del Concilio”. Per i quali concettini a Gedda fu dato un calcio alle terga e ad Emma fu dato il potere.

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silvio

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