giovedì 14 gennaio 2010

La sinagoga bendata

Nonostante le numerose evidenze storiche dell’onestissimo operato di Pio XII durante la persecuzione giudaica da parte nazista, la prossima visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma sarà boicottata dal presidente dell'Assemblea rabbinica italiana Giuseppe Laras.

Ultima, in ordine di tempo, è giunta la conferma vivente dell’ultimo sopravvissuto appartenente alla «rete clandestina creata da Papa Pacelli» che «consisteva nel permettere la fuga dalla Germania» agli ebrei.

Le prove circa la bontà delle intenzioni di Pacelli sono tali, che solo l’accecamento o l’opportunismo possono far pronunciare queste parole: «avrei preteso un chiarimento maggiormente significativo della Chiesa cattolica sui presunti eroismi di Pio XII, ora additati al mondo come modello da esaltare e da imitare».

Insorge anche l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Mordechai Lewy, che afferma: «l'antigiudaismo cattolico esiste ancora». Non proprio. Esiste l’antifariseismo, l’antitalmudismo; esisterà sempre nella Chiesa, grazie a Dio.

Su una cosa, però, Lewy ha ragione. Quando dice, cioè: «Sono sicuro che quando il Concilio Vaticano II ha approvato la “Nostra Aetate” non tutti erano d'accordo, come credo che non tutti lo siano ancora oggi». Appunto.

Io per esempio non sono affatto d’accordo che si debba parlare con dei sepolcri imbiancati e bendati.

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silvio

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