venerdì 26 novembre 2010

Invidia

Per gli immanentisti l’invidia è un sentimento negativo a volte anche buono, ma non sanno come combatterlo  e sarebbero stati i cristiani a scatenarlo nel mondo In grassetto le mie considerazioni a questo testo del filiosofo

Invidia 

Quel sentimento inutile che ferisce e paralizza
A differenza della lussuria, della superbia, della gola, l'invidia è forse l'unico vizio che non dà piacere. Eppure è molto diffuso e ciascuno di noi ne ha fatto esperienza per aver invidiato o essere stato invidiato. Evidentemente le sue radici nascoste affondano in quel nucleo profondo dove si raccoglie la nostra identità che, per costituirsi e crescere, ha bisogno del riconoscimento. (Del riconoscimento da parte dell’uomo o di Dio?. Chi confida nell’uomo è in balia dell’uomo chi confida in Dio sa di essere sempre riconosciuto, perché Dio ci ha creati dal nulla, liberamente e quindi per amore) Quando questo manca, la nostra identità si fa più incerta, sbiadisce, si atrofizza, e allora subentra l'invidia che vorrebbe concedere, a chi è incapace di valorizzare se stesso, una salvaguardia di sé nella demolizione dell'altro. Più che un vizio, l'invidia è un meccanismo di difesa, un tentativo disperato di salvaguardare la propria identità quando si sente minacciata dal confronto con gli altri. (L’invidia non è un meccanismo, un servomeccanismo che compensa gli errori ma un cattivo uso della libertà) [leggi tutto]
***
roberto

Nessun commento: