domenica 16 agosto 2009

Democratismo silloniano e vattimiano

«Le masse saranno sempre al di sotto della media.

La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci.

Sarà la punizione del suo principio astratto dell'Uguaglianza, che dispensa l'ignorante di istruirsi, l'imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sull'uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento

Henri-Frédéric Amiel


Dicevo di Vattimo e del suo ultimo e riassuntivo lavoro.

L’arché, il significato ultimo della realtà, non è dunque l’essere, né l’estasi, il rimpianto o la poesia o il Thanatos, né la Fenice o Minerva, né tantomeno Dio o la verità. Non è l’amore.

Per Vattimo e per tanti che la pensano allo stesso modo, il principio e la fine del tutto è la democrazia. [leggi tutto]

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silvio

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