giovedì 13 agosto 2009

Magistero e democrazia

Due grandi Papi , questi si, due grandi intellettuali .
Papa Pio XII parla di democrazia nel radiomessaggio natalizio Begninitas et humanitas, rivolto ai popoli del mondo intero il 24 dicembre 1944, vigilia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, con un documento dal titolo "I sommi postulati morali di un retto e sano ordinamento democratico."
Pio XII ricorda che,
- secondo gli insegnamenti della Chiesa, "non è vietato di preferire governi temperati di forma popolare, salva però la dottrina cattolica circa l’origine e l’uso del potere pubblico" e che "la Chiesa non riprova nessuna delle varie forme di governo, purché adatte per sé a procurare il bene dei cittadini" .
- Una sana democrazia, fondata sugli immutabili princìpi della legge naturale e delle verità rivelate, sarà assolutamente avversa a quella corruzione che attribuisce alla legislazione dello Stato un potere senza freno né limiti.destinato a trasformarsi in un puro e semplice sistema di assolutismo,
- Indica i caratteri propri dei cittadini in regime democratico
- La differenza tra Popolo e "massa" Qui il documento

Anche Giovanni Paolo II affronta, nell’enciclica Centesimus annus — datata 1° maggio 1991 la questione della democrazia.
Nel n. 46 afferma che "la Chiesa apprezza il sistema della democrazia"; quindi sostiene che "un’autentica democrazia è possibile solo in uno Stato di diritto e sulla base di una retta concezione della persona umana"; poi nota come "oggi si tende ad affermare che l’agnosticismo ed il relativismo scettico sono la filosofia e l’atteggiamento fondamentale rispondenti alle forme politiche democratiche, e che quanti son convinti di conoscere la verità ed aderiscono con fermezza ad essa non sono affidabili dal punto di vista democratico, perché non accettano che la verità sia determinata dalla maggioranza o sia variabile a seconda dei diversi equilibri politici".
Forse aveva letto Vattimo?
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roberto

1 commento:

silvio ha detto...

Mi dai uno sprone per rileggere il documento. E pure la “Notre charge apostolique” di Pio X, che condanna il democratismo del Sillon (democratismo silloniano).