domenica 2 agosto 2009

Doverosa ed urgente precisazione

Purtroppo non si placano i danni che L’Osservatore Romano sta facendo alla fede.

Un mio amico ha, purtroppo, letto un articolo di padre Josè Gabriel Funes (direttore della Specola Vaticana) e me ne ha chiesto le ragioni.

Tra le altre sciocchezze, Funes afferma che: «Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio

Vado subito a precisare perché questa esternazione è gravemente eretica: [leggi tutto]

***

silvio

9 commenti:

Paolo ha detto...

Purtroppo, l'"Osservatore Romano" non fa altro che dare voce ad opinioni già diffuse da molto tempo nell'ambito della ricerca scientifica religiosa, delle quali si sono fatti portavoce i vari direttori della Specola Vaticana succedutisi nel tempo. Già l'astronomo gesuita padre Coyne, intervistato da Messori diversi anni fa, aveva avanzato la stessa ipotesi, supportato da Messori stesso.
Evidentemente, il pensiero relativista e riduzionista ha fatto breccia. Questi religiosi faticano ad accettare l'eccezionalità e unicità dell'uomo nell' ambito della Creazione e, quindi, dell'assoluta straordinarietà dell'azione salvifica di Dio tramite l'Incarnazione, relativa solo all'uomo.
A questo proposito, mi viene in mente un raccontino di Dino Buzzati, a mio parere divertentissimo e straordinario per capire l'argomento trattato da Silvio. In esso lo scrittore, a modo suo, da non credente intellettualmente onesto, sottolinea proprio il "privilegio" dell'uomo di essere peccatore, e quindi bisognoso di redenzione, rispetto a immaginarie creature aliene che non conoscono cosa sia il peccato e la necessità della preghiera. I protagonisti sono appunto un prete di campagna e due "marziani". Si intitola "il Disco si posò" ed è inserito nella raccolta "Sessanta Racconti".

Paolo ha detto...

Sono riuscito a trovare sul Web il racconto in versione integrale. Magari può interessare.

http://digilander.libero.it/sanmattiaapostolo/ildisco.htm

silvio ha detto...

Grazie Paolo. Ne ho fatto un post.

Anonimo ha detto...

Sembra si sia passati dai tempi in cui il fumo di satana era anche nel tempio a quelli in cui detto fumo spira principalmente dal tempio...

Giampaolo

silvio ha detto...

È questa appunto la sensazione, per questo sono addolorato.

calamar ha detto...

Era parecchio che non passavo da voi... spiegatemi meglio... per favore, perchè forse ho capito male... voi dite che è impossibile che esistano forme di vita inteligente al di fuori della vita umana terrestre? Ho capito bene?

silvio ha detto...

Esattamente. Sostengo questo.
Vita sì, ma non intelligente. Questo fa problema in riferimento alla parte più profonda della Rivelazione, cioè la salvezza.
A dire il vero, fa anche problema da un punto di vista scientifico. Finora, dagli spazi siderali, tutto tace. E senza prove concrete la scienza non si può pronunciare.

calamar ha detto...

Mi sembra che voler risolvere in termini teologici problemi scientifici (non ancora del tutto risolti in termini scientifici)non sia buona cosa. Mi ricorda tanto quando la terra era al centro dell'universo e il sole girava attorno ad essa.

silvio ha detto...

Beh, questo era quello che pensava, ad esempio, Comte per il quale ogni aspetto della realtà è riconducibile ad un dato scientifico positivo.
La Chiesa ha sempre insegnato altrimenti: le discipline scientifiche positive (dianoetiche) sono importanti, ma non esaustive. Fanno parte del vestibolo dell’episteme, ma non sono l’episteme.
In particolare, tutto quello che riguarda la sfera umana o l’intelligenza o la volontà è appannaggio tanto della scienza sperimentale quanto della teologia o della filosofia. Nel senso che non sono sufficienti le scienze sperimentali per investigare sull’uomo e, in genere, su tutto il reale.