mercoledì 26 agosto 2009

Sfacelo dell’Ordine carmelitano

Purtroppo mi è accaduto di dover constatare quello che già era noto.

Invitato da un amico, vado a fare gli esercizi spirituali organizzati dai carmelitani (Ordo Fratrum Discalceatorum). Arriva il predicatore (Dottore in teologia carmelitano, Rettore del Teresianum) e ci informa che… lui è dell’opinione che l’«inferno è vuoto». La predicazione successiva è, ovviamente, un misto di banalità e di noia del sapore dell’acqua distillata.

Anche se ormai sono vaccinato contro i negatori dell’inferno, la cosa mi ha comunque abbattuto. Abbattuto nel vedere il Carmelo ridotto in questo stato.

Ma non volendogliela dare vinta, un po’ per consolarmi, un po’ per cercare comunque di salvarmi nonostante i don Chichì post conciliari, mi sono messo a rileggere la Vita di Santa Teresa d’Avila e La notte oscura di San Giovanni della Croce.

Il predicatorucolo da quattro soldi ne sa certo più di Santa Teresa (discesa all’inferno) che invece afferma: «Da quelle visioni mi nacque anche la terribile pena che provo al pensiero delle molte anime che si dannano, specie quelle dei luterani […] io non so come possiamo avere un momento di pace, se consideriamo quante mai anime il demonio trascina ogni giorno con sé, a un supplizio che non avrà mai fine» (cap. XXXII).

Non è l’inferno ad essere vuoto, ma le zucche dei novatori, dilagati purtroppo anche tra i carmelitani.

***

silvio

3 commenti:

roberto ha detto...

spero che almeno creda all'esistenza del purgatorio o forse non portava lo scapolare

silvio ha detto...

Questo succede a chi sceglie la via più comoda (io) e non ascolta i consigli di chi voleva portarlo (tu) a gente di fede più provata. Mea maxima culpa.

robrto ha detto...

la prossima volta,caro Silvio