mercoledì 6 ottobre 2010

Invidiabile carriera

E vediamo una carrellata di articoli sul luminare Robert Geoffrey Edwards, neoNobel per la medicina, che ha trasformato la maternità in catena di montaggio, che ha degradato l’umanità al rango di articoli in liquidazione. È come sparare sulla Croce rossa, però, tante ne ha fatte Edwards. Finalmente ha un volto da consegnare alla storia colui che:
1) ha impoverito economicamente l’82% delle donne che si sono rivolte alla fecondazione artificiale senza alcun risultato. E che ha “scartato” una legione di esseri umani, consegnandoli allo sciacquone del water. Così come ci informa Giuliano Guzzo.
2) ha ridotto la vita umana a oggetto, a soprammobile. Il Giornale
3) ha prodotto «miliardi di embrioni uccisi, altri miliardi di bambini abortiti, e sull'orizzonte ecco la clonazione. L'idea che passa è che la vita umana non conti granché». Così Luca Doninelli.
4) ha innescato un bel mercato di esseri umani in provetta, abbandonati, congelati… insaccati come i salami. Mamme-nonne, padri-zii, nonne-zie, suocere-mamme, generi-padri… complimenti per il casino. Corriere.
5) ha creato il capolavoro supremo. Sì, perché la nota più grottesca in questa faccenda è che il simpatico pioniere ha bloccato la scienza medica, impedendo di fatto qualsiasi ricerca seria sull’infertilità. L’infertilità resta una patologia misconosciuta. La Stampa.
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silvio

3 commenti:

Riccardo ha detto...

"L’infertilità resta una patologia misconosciuta" è questo il punto: la fecondazione artificiale non è una cura contro l'infertilità, ma è un modo (innaturale) di fare figli, aggirando l'ostacolo.

Anonimo ha detto...

l'orrore del nostro tempo è che si è arrivati a dare il nobel (premio da bettola dopo averlo assegnato ad arafat e dario fo!!) ad un continuatore delle teorie sulla procreazione dell'eugenetica razzista e della sua versiona nazionalsocialista. di fatto hanno concesso il nobilato al dottor Mengele.
questo nessuno lo dice, sembra eccessivo ma nelle sue ultime conseguenze no. Mio padre è un veterinario, nella veterinaria le tecniche di fecondazione assistita o artificiale si erano sviluppate molto prima che questo trieste medico ci mettesse il naso. anzi è probabile che abbia messo in pratica quelle sperimentazioni. nella veterinaria sono state abbandonate da tempo, visto oo spreco economico che comportavano a favore della fecondazione meccanica che oggi è la principale modalità di fecondazione di animali in cattività. paradossalmente la fecondazione "meccanica" anche negli uomini sarebbe il male minore, meglio una "scappatella" che una serie di assassini per ogni nato.
fausto

silvio ha detto...

@ Riccardo: infertilità, figlia di una civiltà infeconda.

@ Fausto: già, nell’elenco era da citare il razzismo eugenetico. Con Edwards direi che il Nobel ha toccato il fondo.