martedì 27 aprile 2010

Graecia infelix


Siamo alle solite. Il solito paese socialista - oggi la Grecia - è al collasso economico.
Ma quando gli elettori capiranno che i governi socialisti portano le nazioni alla miseria?
Ieri il Cile, ad esempio, traghettato dal socialista Salvator Allende, che distrusse in pochi anni l’economia. Analoga sorte per altri stati sudamericani.
Torniamo dalle nostre parti. La stessa Italia, che sotto Craxi raddoppiò il debito pubblico e sotto il CAF lo quadruplicò. Così almeno dicono i detrattori di Craxi.
E l’Europa socialista, fino a dieci anni orsono? D’accordo, stavolta ha l’attenuante della crisi economica mondiale.
Così anche la Spagna di Zapatero, i cui disoccupati sono ormai un esercito. Obama nemmeno sembra troppo preoccupato della caduta a picco dell’occupazione.
Comunque sia, attenuanti o meno, aveva ragione Winston Churchill: «Il vizio innato del capitalismo è la disuguale divisione delle fortune, mentre la virtù innata del socialismo è l’uguale divisione della miseria».
O anche Wilhelm Röpke: «Tutti aspiriamo ad una economia ordinata, produttiva e giusta, e il collettivismo [socialista - ndr] ci regala disordine, miseria e ingiustizia».
***
silvio

1 commento:

Riccardo ha detto...

Winston Churchill disse anche "i socialisti sono come Colombo: partono e non sanno dove arrivano, arrivano e non sanno dove si trovano. Tutto questo coi soldi degli altri".