giovedì 29 aprile 2010

Il vero amore


«Io sono più sicuro e certo di questa Divina Provvidenza, che non così son certo se esista la città di Torino.»
San Giuseppe Benedetto Cottolengo (nella foto)

Udienza del Papa da non perdere. Tratta di due santi piemontesi a me molto cari: Leonardo Murialdo e Giuseppe Benedetto Cottolengo.
A proposito del Cottolengo, ebbi modo di conoscere la realtà della Piccola Casa della Divina Provvidenza, conosciuta appunto come il Cottolengo, nel 1997, durante un pellegrinaggio.
La suora che ci accolse ci spiegò che la Piccola Casa era un luogo dove si dà e si riceve amore. Durante la visita provai quest’amore negli occhi degli ammalati e del personale religioso.
Ma quello che mi toccò il cuore non furono i malati: al piano interrato c’è una cappellina nascosta. È ubicata in una zona di passaggio. Diedi un’occhiata e fui stupito nel vedere tre o quattro casse da morto adagiate alle pareti: “sono per i religiosi morti oggi”, disse la suora.
Dopo un qualche moto di repulsione, realizzai in qualche secondo che c’è gente che vive nascosta, fa solo del bene e muore dimenticata da tutti.
Mi vergognai di me stesso, compresi che il vero malato ero io e conclusi che la prova finale del vero amore nel Cottolengo era lì, presso quelle casse da morto.
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silvio

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