lunedì 26 aprile 2010

… ma l’obbedienza è sempre una virtù


«L'obbedienza a Dio ha il primato. […] Il tempo moderno ha parlato della liberazione dell'uomo, della sua piena autonomia, quindi anche della liberazione dall'obbedienza a Dio. […] L'obbedienza verso Dio è la libertà, perché è la verità […] preghiamo soprattutto di conoscere Dio, di conoscere umilmente e veramente Dio e, conoscendo Dio, di imparare la vera obbedienza che è il fondamento della libertà umana
Benedetto XVI

Il Papa è tornato sull’obbedienza. E fa bene, perché la disobbedienza è in metastasi dovunque. L’Anno sacerdotale è agli sgoccioli, ma le indicazioni del Pontefice non sono state generalmente accolte.
Niente file ai confessionali. Niente ritorno alla divisa talare. Poco interesse alla liturgia, che continua ad essere brutta e sbrigativa. Non c’è traccia della comunione in ginocchio, tanto cara al Papa.
Di un rinnovato impegno, poi, per la cura delle anime non s’è visto nulla. O forse m’è sfuggito.
Personalmente, quando entro in chiesa, il sacerdote è sempre assente. Ma dov’è? Non è cambiato nulla, nulla di percettibile almeno.
Insomma, per adesso le intenzioni di Benedetto XVI sono largamente disattese.
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silvio

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