lunedì 12 aprile 2010

Un'Italia anticristiana


Mi sembra interessante e coerente quanto al post precedente di Silvio questo articolo di Galli Della Loggia, tratto dal Corriere della Sera 21 marzo 2010 .Nella "Caritas in Veritate" il Papa condanna decisamente la tecnocrazia, e quando Galli Della Loggia scrive :"Le vecchie autorità sono tutte morte e al loro posto ha diritto di sedere solo la Scienza" dimostra certamente di averla letta. L'articolista del corriere non è un credente e l'enciclica si rivolge veramente alla ragione. Di seguito l'articolo:

«Sempre più di frequente il discorso pubblico delle società occidentali mostra un atteggiamento sprezzante, quando non apertamente ostile, verso il Cristianesimo. All'indifferenza e alla lontananza che fino a qualche anno fa erano la regola, a una secolarizzazione per così dire silenziosa, vanno progressivamente sostituendosi un'irrisione impaziente, un'aperta aggressività che non è più solo appannaggio di ristrette cerchie di colti, come invece avveniva un tempo. Il bersaglio vero e maggiore è nella sostanza l’idea cristiana nel suo complesso, come dicevo, ma naturalmente, non foss'altro che per ragioni numeriche e di rappresentanza simbolica, sono poi quasi sempre il cattolicesimo e la sua Chiesa a essere presi in special modo di mira. Dappertutto, ma, come è ovvio, in Italia più che altrove.» [leggi tutto]
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roberto

1 commento:

silvio ha detto...

Spero che da ora la Chiesa gerarchica capisca che la “politica” del dialogo, del chiedere scusa per le colpe del passato, del buonismo mellifluo, può solo creare disastri.
Quello che serve veramente è un’apologetica a tappeto, su ogni questione. Storici, teologi, agguerriti e veritieri, cristiani e non (come Della Loggia).
È venuto il momento per la Chiesa di dire chiaramente: “pedofila lo dici a tua sorella”.
È anche venuto il momento che i sacerdoti rivestano di nuovo la pianeta al posto di quel gelatinoso camicione inconsistente.
Se non lo capiranno è grave…