venerdì 8 febbraio 2013

I frati martiri di Sendero Luminoso


di Lucia Capuzzi

Czestochowa, 9 agosto 1991. La città e l’intero Paese sono in fermento: mancano appena cinque giorni alla visita di papa Giovanni Paolo II. Il Pontefice ha già visitato la sua terra natale in altre due occasioni. Stavolta, però, la ricorrenza è speciale: per la prima volta, la Giornata mondiale della Gioventù oltrepassa la "cortina di ferro".
Ondate di giovani da tutto il mondo si riversano in Polonia per l’evento. Michal e Zbigniew non possono esserci. La scelta che hanno compiuto undici anni prima li ha portati da qualche tempo lontano, a oltre 11mila chilometri di distanza. In Perù, tra le vette andine brulle e austere della Cordillera Negra, in quella manciata di case e strade sospese a 1.300 metri che prende il nome di Pariacoto, i due padri francescani portano avanti con coraggiosa pazienza la missione che la Chiesa ha affidato loro: testimoniare il Vangelo.
Padre Michal Tomaszek - o Miguel, dato che ha "ispanizzato" il nome per renderlo più familiare ai locali - e padre Zbigniew Strzalkowski lo fanno, con la parola e soprattutto con le opere. [leggi tutto]

© Avvenire

Nessun commento: