di Silvio Brachetta
Il 20 dicembre scorso Benedetto XVI ha approvato la
promulgazione del Decreto sul martirio dei Servi di Dio José Javier
Gorosterratzu e cinque compagni martiri della Congregazione del SS.mo
Redentore, martirizzati dai comunisti durante la guerra civile spagnola
(1936-1939). Tale decreto ha aperto definitivamente la strada alla
beatificazione dei 5 religiosi che sarà celebrata a Tarragona in Spagna, il 27
ottobre 2013.
Nonostante
le vittime della rivoluzione spagnola beatificate o che lo saranno a breve dalla
Chiesa hanno quasi raggiunto il migliaio, la sinistra socialista spagnola
continua nella sua opera di deformazione storica sull’identificazione dei
perseguitati/persecutori e, quindi, sul tema delle vittime della guerra civile.
Il governo Zapatero, per veicolare il progetto del cosiddetto «recupero della
memoria storica», ha persino fatto approvare una legge dello Stato, la «Ley de
la Memoria historica» (26 dicembre 2007), con la quale si è in pratica ridotta
la libertà di ricerca per gli storici spagnoli che non siano disposti a
consacrare l’interpretazione ufficiale delle sinistre, vulgata che riduce il conflitto
1936-39 ad una mobilitazione reazionaria contro quello che sarebbe stato un
moderato progetto riformista, cioè quello della Seconda Repubblica. [leggi
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