Il dì 10 gennaio 1824 l’anima fu ammessa a parlare
familiarmente con il suo Dio, trattenendosi per sua infinita bontà a parlare
con la povera anima delle presenti circostanze della nostra santa religione
cattolica e della santa Chiesa.
L’anima mia così pregava il suo Dio per i
presenti bisogni della santa Chiesa: «Mio Dio», diceva l’anima, «quando sarà
che io vi veda da tutti gli uomini onorato e glorificato come conviene? Ma, oh
mio Dio, quanto sono pochi quelli che vi amano! oh quanto è mai grande il
numero di quelli che vi disprezzano, mio Dio, che grande pena è questa per me!
Credevo con questa nuova elezione di pontefice si fosse rinnovata la santa
Chiesa, e che il Cristianesimo avesse a mutare costume; ma, per quanto vedo,
camminano ancora nello stesso piede». [leggi
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© Corrispondenza Romana, Luci
dell’Est
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