martedì 1 gennaio 2008

Legge 194 - 3

Grande iniziativa di Giuliano Ferrara per mezzo de Il Foglio. Da fine ermeneuta qual è, si è accorto che la “moratoria contro la pena di morte” promossa dall’iniziativa radicale Nessuno tocchi Caino era ideologicamente monca: nessuno - e da parecchio tempo - ha a cuore la sorte del povero Abele. E nel nome Abele sono da includere tutti i milioni di morti ammazzati causati dall’aborto.

L’iniziativa, dicevo, consiste in una “moratoria sull’aborto”, per sensibilizzare l’opinione pubblica. Per cominciare Ferrara ha proposto un curioso digiuno ma, precisa, «non chiamatela testimonianza, perché la testimonianza è sorella del martirio. Chiamatela per quello che è. Una dieta speciale contro l’ipocrisia e la bruttezza di un tempo in cui la morte viene bandita in nome del diritto universale alla vita e blandita, coccolata come un dramma soggettivo, nella spregevole forma, e molto oggettiva, dell’aborto chirurgico o farmaceutico».

Non potevano mancare i plausi all’iniziativa, a cominciare dai vescovi - cardinale Camillo Ruini in testa.
Il presule esprime un appoggio pieno: «Credo che dopo il risultato felice ottenuto riguardo alla pena di morte fosse molto logico richiamare il tema dell'aborto e chiedere una moratoria quantomeno per stimolare, risvegliare le coscienze di tutti, per aiutare a rendersi conto che il bambino in seno alla madre è davvero un essere umano e che la sua soppressione è inevitabilmente la soppressione di un essere umano».

«In secondo luogo si può sperare che da questa moratoria venga anche uno stimolo per l'Italia, quantomeno per applicare integralmente la legge sull'aborto [legge 194 - n.d.r.] che dice di essere legge che intende difendere la vita, quindi applicare questa legge in quelle parti che davvero possono essere di difesa della vita e forse, a 30 anni ormai dalla legge aggiornarla al progresso scientifico che ad esempio ha fatto fare grandi passi avanti alla sopravvivenza dei bambini prematuri. Diventa veramente inammissibile procedere all'aborto ad una età del feto nella quale egli potrebbe vivere anche da solo».

Dal momento che Il Foglio non sarà in edicola per diverse settimane, si potrà seguire tutta la vicenda sul sito web del caro Giulianone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma cosa pensate della situazione ante legge 194?
E cosa pensate di quei medici di ospedali pubblici obiettori di coscienza che poi praticano l'aborto privatamente (come recentemente successo in alcuni ospedali campani)?