venerdì 25 gennaio 2008

Una figura luminosa


Tomas Tyn, sacerdote dell`ordine domenicano, fiero avversario del fideismo e laicismo, pensava che senza il riconoscimento della verita` sul piano metafisico e conoscitivo non fosse possibile fondare l`etica. Per padre Tomas l`equivoco più increscioso e dannoso alla filosofia e alla fede cristiana consisteva nel non saper accuratamente distinguere tra il naturale (ragione e filosofia) e il soprannaturale (fede, e teologia). Fu un grande studioso di S.Tommaso.

Da una sua omelia su san Tommaso D`Aquino:

"La condizione sine qua non della verità è che non sia contraddittoria. Perciò nessuna verità su un ambito può contraddire una verità di un altro ambito. Noi abbiamo sia l’evidenza naturale delle verità filosofiche, che l’evidenza soprannaturale delle verità di fede. Le due evidenze, dato che ci forniscono la verità, non possono entrare in conflitto. Nel caso che un conflitto si costituisse, bisognerebbe riesaminare la situazione, cioè con ogni probabilità la nostra ragione non è riuscita o ad afferrare bene la dimostrazione filosofica o ad interpretare bene la Sacra scrittura. Però la colpa non è delle verità, la colpa è del nostro intelletto che non riesce in qualche modo ad afferrarla a pieno."..."E’ molto importante questo, il saper distinguere il duplice aspetto della verità naturale e soprannaturale ed ammettere anche la loro perfetta complementarità, senza contraddizioni".

Fece voto di di donare la propria vita per la liberazione della Chiesa cecoslovacca dall`oppressione del comunismo (mori` il primo gennaio 1990) aveva quarant`anni.

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roberto

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Roberto. Non conoscevo questa figura. Buona Domenica a tutti voi cari amici di Sivan.

Anonimo ha detto...

Ciao Cogitor,grazie della visita,ha colpito subito anche me,padre TYN,per approfondimenti
http://www.totustuus.biz/users/tyn/index.html