lunedì 28 gennaio 2008

Legge 194 - 7

Non perdetevi, nemmeno se avete le doglie, l’intervento di stasera a Otto e mezzo (La7), condotto da Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni. Ore 20:30 ovviamente.
Ospite, il cardinale Camillo Ruini, che non le manda a dire sull’aborto.
In calce alcuni suoi passaggi:

«Le donne veramente libere non abortiscono. La donna in molti casi abortisce proprio perché non è libera e la si rende tale se le si dà la possibilità concreta di non abortire».

«L'aborto è un dramma per la donna, per il marito, per tutta la famiglia. È questo il modo corretto di porsi di fronte a ciò».

La 194 è una legge «intrinsecamente cattiva, che autorizza l'uccisione di un essere umano innocente. Ma esiste il gioco democratico: se una legge viene approvata dal Parlamento possiamo dire che non ci piace, che è ingiusta, ma non incitiamo alla rivolta».

«Altra cosa è se i cattolici si fanno promotori di leggi eticamente sbagliate […] Un tempo i democristiani soccombevano in Parlamento, ma non si facevano promotori di iniziative legislative contrarie alla dottrina cattolica».

Per quanto riguarda la proposta di una moratoria internazionale dell'aborto Ruini si è detto «totalmente d'accordo. Credo che in Italia ci sia una piena convergenza tra le forze politiche. Non si può imporre l'aborto con una legge dello Stato».

«Non uso la parola omicidio [riguardo all’aborto - n.d.r.], ma per essere chiari e non confondere la realtà non si deve nemmeno parlare di interruzione volontaria di gravidanza. Il linguaggio non deve occultare la realtà. La Chiesa non ha un atteggiamento persecutorio e ostile, ma caritatevole. Negli anni passati, 85 mila aborti sono stati evitati grazie all'intervento dei Centri di aiuto alla vita».

Resta «il diritto-dovere della Chiesa a intervenire su questioni pubbliche. Oggi lo sviluppo tecnologico sta proponendo problemi etici drammatici anche a livello legislativo, di cui la Chiesa non può disinteressarsi».
***
silvio

Nessun commento: