venerdì 3 luglio 2009

Come volevasi dimostrare

Macchè. Nemmeno quarantott’ore dopo che il Papa aveva bacchettato i cattolici “adulti” e la loro fede “fai da te”, monsignor Pagano (prefetto dell'Archivio segreto vaticano) attacca il Magistero, ventilando la legittimità della ricerca sulle cellule staminali embrionali.

Attacco felpato, intendiamoci, subdolo, equivoco. È tutto un gioco filologico di accenni e rettifiche repentine. Gutta cavat lapidem. Anche in questo caso le conseguenze canoniche saranno nulle. Monsignor Pagano non ama obbedire; no, lui ama piuttosto essere obbedito, comandare.

Ma non è tutto solo in quest’arte: procede affiancato alle progressiste suore statunitensi che, dopo trent’anni di post-concilio, si sono ridotte numericamente di due terzi. E le poche rimaste seguono S. Agostino: amano e fanno quello che vogliono. Se amino è tutto da verificare, ma certamente adorano l'agire autarchico. Buttano l’abito, s’inventano professioni e attivismi frenetici, rivoluzionano la dottrina a loro capriccio…

Il Vaticano interviene. Spedisce indagatori in ogni dove. Ma ancora non si adopera con l’unico rimedio adeguato: rimuovere la cancrena prima che si perda il braccio o l’intera persona.

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silvio

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