mercoledì 22 luglio 2009

Funzione disambigua dei Concili

Ma parliamo più estesamente dell’ambiguità verbale post-concilio, perché non sembri che sia materia oziosa.

Prima allegoria. Un passante chiama i carabinieri: «voglio denunciare una rapina, ho visto in faccia i responsabili». «Bene - dicono i militari - ci dica: chi sono?». «La malvivenza», dice il passante.

Credete che, a questo punto, i carabinieri comincino le indagini o, piuttosto, chiamino uno psichiatra e facciano internare il passante? In questo caso non è stata detta una bugia, ma una verità in modo vago.

Seconda allegoria: “il bicchiere esiste”. No, dice un simpatico riformatore (o riformista); finora non ci si è espressi chiaramente (?). Meglio sarebbe: “il bicchiere sussiste”. Anzi, “questo bicchiere sussiste nella sua pienezza solo su questo tavolo, ma è presente anche altrove” (??). [leggi tutto]

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silvio

3 commenti:

Paolo ha detto...

"Il Credo o Simbolo riassume - o si propone di riassumere - in modo chiaro LA FEDE D'ISRAELE".

Caro Silvio, lapsus freudiano?

silvio ha detto...

Ormai non ci sto più con la testa!!!!!!!!!! ;)
Si può anche leggere Israele nel senso di Nuovo Israele (maldestro tentativo di limitare il danno).
Ciao

Paolo ha detto...

Tranquillo Silvio. In fondo anche i Padri e San Paolo (Rm 11)profetizzano che alla fine dei tempi anche Israele sarà salvo, abbracciando la fede cattolica ( e il suo credo), poco prima della venuta dell'Anticristo. In fondo, hai solo anticipato i tempi... :-)
Però di queste cose non si parla più.
Ciao.