venerdì 17 luglio 2009

Settimana bonaventuriana - 03

Finalmente si riparla del metafisico Teodorico Moretti-Costanzi (1912-1995), dopo il seppellimento dei non allineati da parte del delirio sessantottino.

Ho apprezzato il Moretti-Costanzi nella collezione di alcune sue conferenze, titolata San Bonaventura (Armando Editore, 2003), in cui si tratteggia la figura del Dottore Serafico. In particolare, si presenta un Bonaventura alla ricerca non tanto della scienza, quanto della sapientia, intesa però come sapida scientia.

La scienza metafisica bonaventuriana, cioè, si differenzia da quella filosofico-pagana per il particolare sapore eterno, che proviene dalla fede nel Dio Uno-Trino.

In Teodorico Moretti-Costanzi mistica, teologia e filosofia si fondono, come appunto in San Bonaventura. Moretti-Costanzi esprime, a mio parere, in modo elegantissimo la sintesi fede-ragione, così come intesa dai medievali. L’unione di fede e ragione in San Bonaventura, ad esempio, è così forte che non si comprende bene se catalogare la sua opera come teologia razionale o come filosofia cristiana. Come azione del pregare razionalmente o del filosofare in Cristo.

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silvio

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