mercoledì 6 maggio 2009

Due segnalazioni

Segnalo due articoli:

Il primo è una buona notizia: i primi cinque mesi del 2009 sono stati forieri, in Cina, di 22.308 nuovi battezzati. Il contatto con l’Occidente non poteva, ovviamente, risultare “neutro”. Lo sarà stato per gli ottusi burocrati al potere, non per la maggioranza della popolazione cinese, tradizionalmente religiosa (seppur pagana) e niente affatto atea.

Il secondo è una constatazione preoccupante: la legge coranica - sharia - è un riferimento sempre più importante per la giurisprudenza degli stati islamici (e non solo islamici). L’Islam si rivela per quello che è: un soffocante e grottesco malinteso; una delle potenze fanatiche più efficaci e subdole, in quanto massimamente capace di trasmettere ignoranza con una forza di contagio senza pari.

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silvio

2 commenti:

Paolo ha detto...

L'impressione è che si dovrebbe chiarire un malinteso ancora più a monte, dal quale discendono tutte le altre conseguenze secondarie, come la Sharia. E' quello del "Dio delle tre religioni abramitiche", del presunto unico Dio delle tre religioni monoteiste cui si ispirerebbero le culture che hanno plasmato le società civili di almeno due terzi di mondo. Quando si vorrà finalmente precisare che il Dio di Muhammad è diverso nell'essenza da quello cristiano, e che l'antropologia e le società islamiche sono di conseguenza lontane da quelle segnate dal Dio di Gesù, non si arriverà da nessuna parte. Separare la dimensione teologica da quella socio-politica, sostenendo che la legge umana magari non è buona, ma in fondo il Dio è lo stesso - a mio avviso non fa che alimentare ulteriori, grossi equivoci. Questo per lo più accade nel mondo cattolico.

silvio ha detto...

Su questo tema segnalo il libro di Carlo Panella "Non è lo stesso Dio, non è lo stesso uomo. Bibbia e Corano a confronto" che non ho letto. Oppure un articolo di Magdi Cristiano Allam che ho letto su Panorama, ma che non trovo in rete. Tratta appunto del fatto che i tre monoteismi si riferiscono (dovrebbe essere ovvio) a tre divinità diverse.