martedì 26 maggio 2009

Val più una pagina di Cortes che cento omelie

Della serie: val più una pagina di Cortes che cento omelie

Premessa:

Se l'uomo possiede la verità, perché il suo intelletto è infallibile, tutte le sue affermazioni e negazioni sarebbero identiche. In tal caso la discussione diventa inconcepibile. Lo stesso vale al contrario, se l'uomo non possiede la verità, perché fallibile, sia singolarmente che individualmente non la ritroverà nella discussione.

«Solo il cattolicesimo ha dato a questo problema particolarmente arduo una soluzione soddisfacente e legittima, come tutte le sue soluzioni. Ecco che cosa insegna il cattolicesimo: l'uomo viene da Dio,il peccato dall'uomo; l'ignoranza e l'errore, il dolore e la morte vengono dal peccato; la fallibilità viene dall'ignoranza, e dalla fallibilità viene l'assurdo delle discussioni. Ma aggiunge dopo:l'uomo è stato redento, il che, se non significa che l'uomo attraverso l'atto della redenzione (nel quale non ebbe parte attiva) sia uscito dalla schiavitù del peccato, significa perlomeno che la redenzione gli diede la capacità di rompere le sue catene e di trasformare l'ignoranza, l'errore, il dolore e la morte in strumenti di santificazione, con il buon uso della sua libertà, nobilitata e restaurata..A questo scopo Dio volle la sua Chiesa immortale, impeccabile, infallibile....

..La teoria cartesiana secondo la quale la verità esce dal dubbio come Minerva dalla testa di Giove è contraria a quella legge divina che presiede sia alla generazione dei corpi sia alla nascita delle idee, in virtù della quale i principi contrari sono condannati ad escludersi reciprocamente, mentre i simili tendono a produrre i simili. In vertù di codesta legge il dubbio nasce perennemente dal dubbio, lo scetticismo dallo scetticismo, la verità dalla fede. e la scienza dalla verità.»

J. D. Cortes

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roberto

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