Recentemente avevo ipotizzato (qui e qui) che un certo modo di interpretare l’«argomento ontologico» di Sant’Anselmo d’Aosta possa avere sbilanciato la filosofia e la cultura moderna verso la dimensione soggettiva (idealismo), svalutando l’oggetto e mettendo in crisi il concetto di verità oggettiva.
Se, però, da Anselmo può essere scaturita la crisi - non solo da lui e comunque in modo incolpevole ed indiretto - ho motivo di ritenere che proprio da Sant’Anselmo (e forse in misura maggiore dall’antropologia di San Bonaventura) possa derivare l’antidoto contro uno dei veleni più pericolosi dell’epoca moderna e contemporanea: l’errata comprensione della libertà umana. [leggi tutto]
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