mercoledì 20 maggio 2009

Liberalismo religioso

Bell’articolo di Inos Biffi dedicato alla confutazione di un fraintendimento legato alla figura del teologo e apologeta John Henry Newman, convertito alla fede cristiana cattolica dall’anglicanesimo. Il malinteso riguarda una sua presunta simpatia verso il liberalismo e, in particolare, verso il liberalismo religioso.

Non conosco molto l’opera di Newman, ma a giudicare le sue parole tratte dal discorso d’investitura alla porpora cardinalizia, direi che la sua posizione fosse lontanissima dalle posizioni moderniste o liberal-progressiste: «Per trenta, quaranta, cinquant'anni anni ho resistito, con tutte le mie forze, allo spirito del liberalismo religioso […] questo errore si stende come una rete su tutta la terra». Il liberalismo religioso, secondo Newman, «è incompatibile con ogni riconoscimento di una religione come vera». Il fedele, cedendo a questo errore, giunge a ricercare la compagnia dei protestanti per «fraternizzare insieme in pensieri e affari spirituali, senza avere dottrina comune o vederne la necessità».

Risulta evidente in Biffi, che preferisce far parlare Newman, una certa amarezza per quanto accaduto alla Chiesa negli ultimi quarant’anni…

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silvio

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