giovedì 10 settembre 2009

Dino Boffo - bis

A proposito del precedente post, pubblico l’interessante commento di Giampaolo:


«Io, invece, amo Guareschi anche nell'affaire con De Gasperi, poiché ritengo ci sia stato molto poco di personale nell'abusare della propria posizione di bibliotecario vaticano donde inviare “richieste” di bombardamento sulla propria nazione. A prescindere dal gesto in sé, su cui... transeat a la guerre comme a la guerre, fu l'aver usato il sigillo vaticano, quasi come per accreditarsi ad interlocutore pontificio, qualifica mai data a De Gasperi, a gettare un discredito sulla Chiesa, ciò di cui Guareschi chiedeva, secondo me giustamente, conto.

Da non dimenticare, poi, come De Gasperi “uscì” dalla vicenda, ovvero con l’argomento “morale”, e anche qui il virgolettato è d'obbligo, se morale può definirsi una difesa facente perno sulla propria reputazione. Insomma il classico: non sapete chi sono io.

Detto questo, si parva licet componere magnis, tra Guareschi e Feltri corre probabilmente lo stesso abisso che si trova tra Boffo e De Gasperi.»

***

silvio

Nessun commento: