martedì 15 settembre 2009

Pseudo scienza esegetica

Non fatevi ingannare, per carità, da pseudo notizie come questa: «Finalmente il testo originale del Deuteronomio».
Una costola dell’esegesi è la critica testuale: ogni testo, cioè, dell’Antico e del Nuovo Testamento che viene pubblicato dalla Chiesa o da qualsiasi altra istituzione religiosa (ebraismo, protestantesimo) è soltanto un testo probabile. È, cioè, il testo che si ottiene dal raffronto di centinaia - a volte migliaia - di codici, manoscritti o papiri, che riportano la stessa pericope (breve frammento letterario).
Per quanto riguarda l'Antica Alleanza, certamente i testi più antichi sono i più autorevoli, ma bisogna chiarire che fra la tradizione orale e la sua redazione scritta intercorrono comunque centinaia di anni. Non avremo mai né le parole originali di Mosè, né di Isaia. E neppure di Gesù, anche se il processo di formazione del Canone, per quel che riguarda la Nuova Alleanza, è differente dall'Antica. Qualsiasi illusione su questo punto è un puro infantilismo scientifico.
Evidentemente non c’è nessun testo originale del Deuteronomio e nemmeno del ben più recente Vangelo di Matteo o qualsivoglia lettera paolina. Per i Vangeli, addirittura, non è nemmeno chiaro in quale lingua furono originariamente redatti (greco o aramaico?).
Perché è successo questo? Perché le Sacre Scritture non sono e non devono essere un’opera di dettatura, ma piuttosto l’evento della libera adesione della parola umana alla Parola di Dio.
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silvio

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