«La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere
nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se
predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura
apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane, che
finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo
la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai
venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo».
Sant’Antonio di Padova, Sermoni
Troppo conosciuto per i miracoli e troppo poco per la dottrina
fu il portoghese Fernando Martim de
Bulhões y Taveira de Azevedo, alias
Antonio di Padova, Dottore della Chiesa.
San Francesco lo destinò allo studio della teologia e fu
conosciuto, per l’efficacia della sua predicazione, come malleus haereticorum, cioè “martello
degli eretici”.
Schietto, assiduo al confessionale, Sant’Antonio non le mandava a dire:
«Razza maledetta, sono cresciuti forti e innumerevoli sulla
terra, e hanno denti di leone. L'usuraio non rispetta né il Signore, né gli
uomini; ha i denti sempre in moto, intento a rapinare, maciullare e inghiottire
i beni dei poveri, degli orfani e delle vedove… E guarda che mani osano fare
elemosina, mani grondanti del sangue dei poveri. Vi sono usurai che esercitano
la loro professione di nascosto; altri apertamente, ma non in grande stile,
onde sembrare misericordiosi; altri, infine, perfidi, disperati, lo sono
apertissimamente e fanno il loro mestiere alla luce del sole».
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silvio
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