martedì 24 aprile 2012

Francescano vero


«La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo».
Sant’Antonio di Padova, Sermoni

Troppo conosciuto per i miracoli e troppo poco per la dottrina fu il portoghese Fernando Martim de Bulhões y Taveira de Azevedo, alias Antonio di Padova, Dottore della Chiesa.
San Francesco lo destinò allo studio della teologia e fu conosciuto, per l’efficacia della sua predicazione, come malleus haereticorum, cioè “martello degli eretici”.
Schietto, assiduo al confessionale, Sant’Antonio non le mandava a dire:

«Razza maledetta, sono cresciuti forti e innumerevoli sulla terra, e hanno denti di leone. L'usuraio non rispetta né il Signore, né gli uomini; ha i denti sempre in moto, intento a rapinare, maciullare e inghiottire i beni dei poveri, degli orfani e delle vedove… E guarda che mani osano fare elemosina, mani grondanti del sangue dei poveri. Vi sono usurai che esercitano la loro professione di nascosto; altri apertamente, ma non in grande stile, onde sembrare misericordiosi; altri, infine, perfidi, disperati, lo sono apertissimamente e fanno il loro mestiere alla luce del sole».

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silvio

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