Un dipinto della
Madonna col Bambino ci parla del bisogno insito nell’uomo di possedere la
felicità, e dice chiaramente come tale felicità per il cristiano non sia
qualcosa di astratto, ma si concretizzi nella salvezza che coinvolge la sua
corporeità oltre che il suo spirito.
di Corrado Gnerre
L’uomo bacia Dio e
non vuol perderlo
C’è un dipinto attribuito ad Alessandro Turchi detto
“l’orbetto” (1578-1649), che è esposto alla Biblioteca dei Girolamini a Napoli
e che possiede un’originalità. La Vergine ha in braccio il suo divin Figlio e
lo bacia. Ma i due non sono soli. C’è un altro bambino nel dipinto. È Giovanni
Battista, coetaneo di Gesù, che anch’egli bacia il Verbo Incarnato. Il suo
bacio però esprime anche qualcos’altro: quasi un senso di possesso. Le piccole
braccia del Precursore afferrano le fragili gambe del piccolo Gesù quasi a
volerle far sue. [leggi
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© Il Settimanale di
Padre Pio
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