Ho presentato il dorso ai flagellatori |
“Ed essendo
nell’angoscia, pregava più intensamente. E il suo sudore diventò come grumi che
cadevano a terra” (Lc 22, 44).
La similitudine dice di coloro che soffrono in maniera
veementissima e che combattono: Sudore di sangue; come anche di coloro che
gemono amaramente: Piange sangue. Volendo mostrare che il corpo del Signore non
stillò con certe tenui gocce, e apparenti quasi a motivo di dimostrazione, ma
che veramente era tutto irrorato con sudore di gocce più abbondanti, si servì
dei grumi di sangue per riprodurre l’immagine della realtà.
Dunque, veniva poi mostrato che, come mediante
un’intensissima preghiera e molta angoscia, così anche per mezzo della
grossezza delle gocce di sudore il Salvatore era uomo nella natura e in modo
vero, e non nell’immagine e nella fantasia, e che era soggetto alle naturali,
ma anche non colpevoli, passioni degli uomini.
E come, sostenendo spontaneamente la morte (cfr Gv 10, 18)
nella carne, ha piantato in essa l’immortalità, così anche, ammettendo nella volontà
la passione della paura, ha seminato per mezzo di essa la costanza e la
fortezza, con cui ha corroborato i credenti in lui per i grandi combattimenti del
martirio. Per questo anche i grumi del suo sudore scorrevano in maniera
mirabile come gocce di sangue, affinché in certo qual modo disseccasse ed
espellesse la fonte dell’ignavia della nostra natura.
Altrimenti, se ciò non fosse avvenuto come in mistero e se
uno non fosse stato del tutto codardissimo e paurosissimo, si sarebbe dovuto
bagnare contro natura con le stille di sangue come gocce di sudore provenienti soltanto
dall’angoscia.
Tale è anche quello che si dice, che un angelo era accanto
al Salvatore e lo confortava (cfr Lc 22, 43). Anche ciò infatti avveniva a
motivo della nostra economia. Poiché coloro che sono in procinto di affrontare
come delle sacre gare di combattimento per la fede, hanno degli angeli dal
cielo che li aiutano.
Dionigi di Alessandria (248-265 d.C.)
Dal trattato Interpretazione
di 22, 42-48 del santo Vangelo secondo
Luca
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