venerdì 13 aprile 2012

Nella vita della grande comunità ecclesiale


di Manuel Nin

I Padri della Chiesa (in particolare Cirillo di Gerusalemme, Giovanni Crisostomo, Teodoro di Mopsuestia) nelle loro catechesi prebattesimali predicate soprattutto durante la Quaresima, introducevano, si potrebbe dire portavano per mano, guidavano i catecumeni, cioè coloro che si preparavano a ricevere il battesimo nella notte di Pasqua, a scoprire, conoscere e memorizzare la fede cristiana attraverso la professione di fede, il Credo, e dando loro un modello di preghiera, il Padre nostro. Durante tutto questo periodo di preparazione, nell’attesa del battesimo che, come tutti i sacramenti, è un dono che si riceve, che si accoglie nella grande Chiesa, nel suo grembo che rigenera, i catecumeni erano iniziati alla fede, all’ascolto e alla comprensione della Parola di Dio, e partecipavano soltanto alla prima parte dellacelebrazione dei santi misteri. [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

2 commenti:

Riccardo ha detto...

Una curiosità: Teodoro di Mopsuestia non fu condannato dal Costantinopolitano II, sulla questione dei "tre capitoli"?

silvio ha detto...

Sì, ma non venne condannato nel Concilio di Calcedonia (451). Al Costantinopolitano II vi fu la pressione indebita di Giustiniano che lo riteneva (a torto) nestoriano. Il Papa Vigilio firmò la condanna per debolezza. Rifiutarono la condanna Milano e Aquileia, che addirittura vennero in scisma con Roma (scisma dei Tre Capitoli, appunto).
Posizione strana quella di Teodoro. Fu eretico? Di certo sono presenti ambiguità nei suoi scritti in merito alla cristologia e alla mariologia. Probabilmente Nestorio stracapì o interpretò male il pensiero di Teodoro, espresso in maniera vaga.
Ottima invece è considerata l’esegesi delle Scritture. L’articolista Nin fa riferimento forse all’opera “Omelie battesimali e mistagogiche” che fanno di Teodoro uno dei Padri orientali maggiori.