lunedì 25 giugno 2012

Analfabetismo religioso. I primi da rimandare a scuola sono gli adulti

Molti vescovi e preti pensano di risolvere il declino della fede scommettendo sui giovanissimi. È un grave errore, obietta il professor Pietro De Marco: saranno gli adulti a decidere la riuscita o no del prossimo Anno della Fede. Il caso dell'Italia

di Sandro Magister

Si avvicina l'Anno della Fede ideato e indetto da Benedetto XVI.
Avrà inizio il prossimo 11 ottobre. Cinquant'anni dopo l'apertura del Concilio Vaticano II e vent'anni dopo la pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica, che per Benedetto XVI è il documento più importante successivamente prodotto per attuare il primo obiettivo del Concilio: quello di ravvivare la fede.
Per papa Joseph Ratzinger, infatti, è lo spegnersi della fede anche in tanti paesi di antica cristianità la difficoltà maggiore che la Chiesa oggi attraversa.
Nella sua Germania, nelle regioni orientali, quelli che non credono in nessuna religione sono ormai maggioranza. E così nella Repubblica Ceca. Mentre in Irlanda è in atto un crollo repentino paragonabile solo a quello già sperimentato dal Quebec, passato in pochissimi anni da regione cattolicissima ad area largamente scristianizzata. [leggi tutto]

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