di Mario Palmaro
Erano in molti, fra gli
storici oppositori alla 194 e all’aborto legale, a temere una sentenza di
rigetto da parte della Corte Costituzionale italiana. E così è stato: la
Consulta ha per l’ennesima volta rispedito al mittente un’eccezione di
incostituzionalità alla legge 194. Chiamati a pronunciarsi dal giudice di
Spoleto sulla costituzionalità della legge sull’aborto, i membri della suprema
Corte hanno proseguito sulla linea piratesca tenuta da quando in Italia
l’aborto è legale: evitare di entrare nel merito della legge, e così facendo
renderla intoccabile. Stiamo parlando di una legge che in 30 anni ha fatto 5 milioni di
morti innocenti, abortiti a spese dello Stato
negli ospedali pubblici. [leggi
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