mercoledì 6 giugno 2012

La teologia in ginocchio di San Bonaventura da Bagnoregio


di Silvio Brachetta

Non solo san Bonaventura da Bagnoregio si fa francescano, ma anche sant’Antonio da Padova, ad esempio, o il beato Cesario da Spira: già prima della morte di san Francesco d’Assisi, l’Ordine francescano si stava lentamente, stranamente, clericalizzando. E non si deve intendere “chierico” nell’accezione moderna, come sinonimo di “prete”. I chierici, nel medioevo, erano solitamente i letterati, i dotti, coloro che avevano studiato in una qualche schola. Il chierico era contrapposto al medievale “idiota”, all’illetterato, a colui che non sapeva leggere né scrivere. È dunque strano che tra le fila dei seguaci di san Francesco, il quale si era presentato al mondo come ignorans et idiota, trovassero sempre maggiore spazio e vocazione frati istruiti o, comunque, amanti dello studio e della conoscenza. [leggi tutto]

© Il Settimanale di Padre Pio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

urge veramente grazia speciale !
che fine ha fatto il sito di vitanuova?

la vicenda ultima mette tristezza ma chiede forse una risposta più forte che un semplice comunicato stampa, magari un incontro sul valore dell'ortodossia e dell'obbedienza in seno alla chiesa.
la pessima famiglia cristiana, organo dei Paolini ereticali, ha fatto lo stesso per decenni e nessuno se ne è mai lamentato.. anzi ha vissuto di fatto con il finanziamento obbligato delle parrocchie, quindi dei fedeli...
Il silenzio di Ravignani è lo specchio di quella chiesa mondana e falsificatrice.
un saluto

fausto gallo

silvio ha detto...

sì Fausto, scusa se ti rispondo solo ora.
Ero fuori Trieste.
La Chiesa di Trieste è sotto attacco cattocomunista.
È una fase delicata. Non bisogna mollare e fare in fondo quanto c’è da fare.
Un caro saluto