Inedito di Gilbert Keith Chesterton
Le discussioni teologiche
sono sottili ma non magre. In tutta la confusione della spensieratezza moderna,
che vuol chiamarsi pensiero moderno, non c’è nulla forse di così stupendamente
stupido quanto il detto comune: «La religione non può mai dipendere da minuziose
dispute di dottrina». Sarebbe lo stesso affermare che la vita umana non può mai
dipendere da minuziose dispute di medicina. L’uomo che si compiace dicendo:
«Non vogliamo teologi che spacchino capelli in quattro», sarebbe forse d’avviso
di aggiungere: «e non vogliamo dei chirurghi che dividano filamenti ancora più
sottili». [leggi
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© Avvenire
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