di Mario Palmaro
La notizia ha del clamoroso: dopo 8 anni di inossidabile
apologia “senza se e senza ma” della legge 40, e di totale silenzio sulle
vittime innocenti della fivet omologa
(quella, appunto, permessa dal legislatore italiano), il quotidiano della Cei
ora si scaglia contro la fecondazione artificiale nel suo complesso. Lo fa con
un articolo vergato da una delle sue firme più autorevoli in bioetica, Assuntina
Morresi, professore associato di Chimica Fisica.
Il titolo dell’articolo ripete uno slogan abituale della
pubblicistica cattolica ufficiale: “Provetta, Far West globale”. Il sottotitolo
tradisce il solito linguaggio politicamente corretto: “Nei laboratori ‘perse’
decine di milioni di embrioni”. Come se gli embrioni fossero dei portafogli
che, distrattamente, si possono smarrire per strada. Dire “embrioni morti”
sarebbe stato troppo duro. E troppo vero. [leggi
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