Il rifiuto della
responsabilità apre la via al totalitarismo
di Giovanni
Cantoni
La conformazione fisiologica del genere umano, la sua
suddivisione sessuale, la dicotomia in maschi e femmine indica chiaramente,
senza ombra di dubbio, la modalità del perpetuarsi del genere stesso. Tale
modalità è l'accoppiamento tra individui di sesso diverso, che, secondo tempi
invariati, produce un nuovo individuo, un "piccolo d'uomo". E il
piccolo d'uomo, rispetto ai piccoli di animali, ha un carattere particolare,
dal momento che, come ha notato Plinio il Vecchio, è capace di fare una sola
cosa: piangere (Storia naturale, l. VII. 1).
Da questa considerazione sperimentale, da questa osservazione
acutissima si può e si deve partire per impostare in modo corretto il problema
del divorzio, piccolo o grande che sia. Il neonato, uomo e futuro cittadino, è
frutto di un accoppiamento che - di suo - potrebbe anche essere more pecudum, cioè animalesco,
occasionale e dettato da motivazioni meno che nobili. Ma il frutto
dell'accoppiamento qualifica immediatamente l'accoppiamento stesso, ne mette
gli attori di fronte alle loro responsabilità, che possono anche non sentire,
ma che sono intrinseche all'atto stesso. [leggitutto]
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