lunedì 16 luglio 2012

Per comandare occorrono le ali



L’arte del governo e della guida secondo san Bonaventura

di Inos Biffi

Il Dottore Serafico (di cui la Chiesa celebra la memoria il 15 luglio), chiamato presto dall’insegnamento universitario al governo dell'ordine francescano, in uno dei suoi mirabili opuscoli, il De sex alis Seraphim, ci ha lasciato una fine e illuminata descrizione delle doti che deve avere un superiore per reggere una comunità. Il trattatello - «ricco di esperienza e di teologia» (Jacques Guy Bougerol) - ebbe di fatto un enorme successo in tutti gli ordini religiosi, specialmente nella Compagnia di Gesù.
Bonaventura è anzitutto persuaso che è difficile trovare individui che non abbiano bisogno di maestro e di guida; del resto, «vi è una grande differenza tra lo stare sottomessi umilmente, il convivere pacificamente e il presiedere utilmente». Ecco perché «conviene a pochi vivere senza il giogo dell’obbedienza»; è anzi necessario che «quegli stessi che sono preposti agli altri, al fine di agire meglio e con maggior cautela, siano, a loro volta, sottoposti ad altri, dai quali vengano guidati, e questo fino al Sommo Pontefice, che è il capo di tutta la Chiesa militante, in rappresentanza di Cristo». [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

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