giovedì 11 marzo 2010

Don Abbondio silenziato

Sempre a proposito di liceità di protestare contro i farisei interni alla Chiesa, riporto due luminosi esempi di santi prelati, veri seguaci di Cristo.
L’arcivescovo Giacomo Biffi ci va giù duro, senza giri di parole: il nuovo Lezionario Ambrosiano è pieno di «stravaganze ed errori». Riporta tutta la vicenda Sandro Magister qui, qui e qui.
I farisei che si sono occupati di redarre il Lezionario - con la solita arroganza alla quale i modernisti ci hanno abituati - dicono che va tutto bene e non rispondono. Si lamenta Giacomo Biffi: «nessuno è entrato nel merito di quanto dicevo». Non possono entrare nel merito, caro Biffi, perché hanno la coda di paglia.
Altra luce della Chiesa è l’arcivescovo Carlo Caffarra che, volendo piacere più a Dio che agli uomini, dice papale papale che tra matrimonio e unioni omosessuali c’è un abisso.
Due esempi, tra molti altri, del nostro tempo che hanno cassato don Abbondio (intimidito dai Bravi) ed accolto il don Camillo (terrore di Peppone).
Dio li benedica per sempre.
***
silvio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi sul blog si Sandro Magister la replica a Biffi di Alzati.
Nihil sub sole novi. Non entra ovviamente nel merito dei puntuali rilievi mossi dal Cardinale, favoleggiando che ad essi sia già stato replicato, ma si appella al rispetto della collegialità... e all'autorità della Chiesa in materia liturgica.
E' sempre la stessa la tecnica modernista: scardinare l'autorità reale ab intra, per poi invocarne la protezione quando ce ne si sente protetti. Mai che ci si ingaggi in un confronto razionale serio. Si mina l'autorità in forza di una mal compresa idea di libertà, ma poi la si invoca quando qualcuno fa notare che la verità ha le sue necessità. Mettendo così auctoritas e Veritas in conflitto, che era l'obiettivo prisco..!
Tengo per fede che non praevalebunt... ma che fatica!

Un saluto

Giampaolo

silvio ha detto...

Proprio oggi, caro Giampaolo, continuavo a leggere il libro di Cavalcoli su Rahner (“Karl Rahner. Il Concilio tradito”).
Il Cavalcoli ci informa della consueta prassi rahneriana di fronte alle critiche dei colleghi teologi. È una prassi molto semplice: non risponde. Non si tratta di critiche infondate. Il rahnerismo è una sorta di idealismo kantiano adattato ad Heidegger. Ce n’è abbastanza per annullare il dogma.
È, insomma, la prassi cialtrona del modernista-tipo, ben saldo al timone dei più importanti dicasteri o facoltà teologiche. Non ha bisogno di parlare con i sottoposti.
Mala tempora currunt!!!!!
Buona Domenica

Anonimo ha detto...

A proposito di questa "strategia" della non risposta ho letto un interessante excursus di questo stile, se così lo vogliamo chiamare, anticipato e laregamente utilizzato da Hobbes nel Leviatano nei riguardi della teologia cattolica. Lo si definisce indecifrazione, ovvero l'arte di disattendere sistematicamente le ragioni altrui, declassandole a flatus vocis laddove di è già deciso di non volersi infaggiare in un confronto onesto e razionale. Insomma la retoria al posto della logica.

Ne leggevo giusto qui: http://www.eschaton.it/blog/?p=823

Buona Domenica anche a voi e grazie per il prezioso lavoro che continuate a svolgere, un'oasi di ristoro per noi.

Giampaolo

silvio ha detto...

Grazie per la segnalazione e per le parole di edificazione, carissimo.

Anonimo ha detto...

... mi ricordate l'assordante silenzio delle Congregazioni alle ripetute denunce sugli abusi in materia di Fede... che abbiano imparato anche loro la lezione di Rahner?

silvio ha detto...

Sì, insomma Rahner incarna una prassi - e assieme a lui altri colleghi imparentati chi più chi meno con la Nouvelle Theologie (o con le teologie protestanti) - che vorrebbe presentarsi come dialogica. Viene quasi da ridere.
Vi si vede, al contrario, uno spirito di prepotenza al posto dell’evangelico spirito di servizio.
Il dialogo, poi, è stato riservato solo alla ristretta cerchia dei novatori, i quali non parlano giammai con i miserabili “nostalgici”.
Ma sono cose risapute. Le dico più a me stesso come memorandum.

Caroli ha detto...

Sono d'accordo con i due Vescovi, e non (o non solo) perché sono in CL e politicamente leghista.