mercoledì 17 marzo 2010

Opportunismo non violento

«Vogliamo una volta per sempre smascherare Marco Pannella e i quattro suoi sodali che ci prendono in giro con la sceneggiata degli scioperi della fame? A Cuba, dove governano gli amici dei loro amici con i quali si alleano, i dissidenti che fanno lo sciopero della fame o muoiono (Zapata) o sono ridotti a pelle e ossa (Farinas), mentre i nostri, dopo ogni digiuno, sono più sani e forti che pria (vedi l’ultimo della Bonino).»

Renato Nicodemo, © Il Giornale

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silvio

4 commenti:

Hayal'el ha detto...

A parte il fatto che lo sciopero della fame che fanno loro è a giorni alterni - per non dire "ad ore alterne" - non sono gli stessi che reclamano il diritto di porre fine alla loro esistenza quando e come vogliono?
Allora, dovrebbero spiegarmi a cosa serve uno sciopero della fame, visto e considerato che, secondo la loro ottica, dovremmo stare li a vederli morire di fame e plaudere al loro gesto.

Che incoerenza...

silvio ha detto...

È l’arcinoto ricatto violento (ma chi ci casca più?) travestito da non-violenza

Gabriella ha detto...

La Bonino? Per me è una burocrate attaccata alla poltrona che predica bene e razzola molto male.

Con le attuali leggi elettorali, i due maggiori candidati a governatore di una Regione sono, di fatto, automaticamente eletti consiglieri regionali. Ecco, in caso di sconfitta, la Bonino resterà nel Lazio a fare opposizione (dimettendosi da vicepresidente del Senato), oppure preferirà rimanere nella sua comoda stanza di Palazzo Madama?

Riccardo ha detto...

I radicali vanno sbraitando parlando di "rispetto della legalità", quando invece fanno scempi della legge 194, hanno praticato aborti illegali per anni, e ricattano il parlamento con gli scioperi della fame. E io dovrei credere a simili persone?