martedì 23 marzo 2010

Priorità assolute


A proposito della lettera di cui al post precedente, segnalo altri nodi che vengono puntualmente al pettine.
Nel documento sono assenti le parole «ecumenismo», «dialogo», «libertà religiosa», «monoteismi», «concelebrazione», «accoglienza», «integrazione».
Tutto questo è molto strano, perché i suddetti concetti erano stati ripetuti fino allo sfinimento e considerati come “priorità assolute” per la Chiesa. Abbiamo subìto, di lustro in lustro, un bombardamento a tappeto sul dialogo con i protestanti, gli ebrei, i mussulmani, gli ortodossi, sulle sfide, le accoglienze...
Nulla di tutto questo. Benedetto XVI comprende che le uniche e vere priorità per una Chiesa allo sbando è un recupero di tutto l’essenziale che si è perduto. Che, anzi, è stato rigettato, come un vecchio rifiuto.
Finalmente si consiglia la confessione, la penitenza, l’adorazione eucaristica: queste le cose essenziali, queste le “priorità assolute”.
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silvio

2 commenti:

Hayal'el ha detto...

Nella mia parrocchia si sta già facendo una bella catechesi per adulti sul sacramento della riconciliazione. Avevo anche intenzione di parlarne sul mio blog per condividerle.

Almeno, su questo punto di recupero, io sono capitato fortunato.

Riccardo ha detto...

Priorità assoluta è Cristo. Non svendiamoci come hanno fatto i protestanti alla prima ideologia che passava. Non facciamo come nel "racconto dell'anticristo" di Soloviev, dove la maggior parte dei cristiani e delle gerarchie non capiva qual era la parte fondamentale del cristianesimo.