mercoledì 31 marzo 2010

Ermeneutica dell’errore pastorale


Niente male questo Roberto de Mattei, che stila sempre ottime cose, sia quando parla di scienza, sia quando analizza il fenomeno religioso ed il cattolicesimo, in particolare.
Nella sua ultima riflessione, prende a pretesto la lettera del Papa alla Chiesa d’Irlanda, per chiarire ulteriormente lo sbandamento teologico post-conciliare.
Questa volta è accennato il tremendo sbandamento dottrinale delle Edizioni Paoline, gruppo fondato da don Giacomo Alberione. Da quel santo di don Giacomo Alberione, che non è responsabile del naufragio
De Mattei cita le gravi deviazioni nel campo della teologia morale, introdotte da tre sacerdoti: don Enrico Chiavacci, don Leandro Rossi e don Ambrogio Valsecchi. Immediatamente pubblicati dai Paolini (1973), stanno tutt’ora seminando errori nella Chiesa, proprio a causa delle sunnominate Edizioni. E nessuno provvede…
Mi sembra che De Mattei, assieme a padre Brunero Gherardini, autore di Concilio Vaticano II. Un discorso da fare (Casa Mariana Editrice), siano per l’ermeneutica dell’errore pastorale. Ovvero, il Concilio Vaticano II, scevro da errori magisteriali, non lo sarebbe da errori o equivoci pastorali. Non tutto il disastro, cioè, sarebbe ascrivibile alla spinta secolarizzatrice amplificatasi negli anni ’60.
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silvio

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