giovedì 17 maggio 2012

Chi tocca la 194 muore


di Roberto de Mattei

Chi tocca la 194 muore. Non di morte fisica come i cinque milioni di bambini vittime, dal 1978, di quella legge; ma di morte mediatica, inflitta attraverso le accuse di «fascismo», «omofobia», «integralismo anticonciliare», e così via. Gli oltre 15.000 partecipanti alla Marcia per la Vita svoltasi a Roma il 13 maggio hanno fatto sentire con forza la loro voce contro il massacro degli innocenti, senza cedere all’aggressione mediatica, iniziata già qualche giorno prima della Marcia, per ridurli al silenzio.
Lasciamo a loro la parola e per tutti al superiore generale degli Orionini, don Flavio Peloso, che ha partecipato con una folta delegazione: «È davvero penoso, dopo la giornata di sole e di luce vissuta ieri con la Marcia per la Vita a Roma, assistere all’assalto di quanti hanno classificano i manifestanti come «integralisti, negazionisti, razzisti e omofobi» (dichiarazione di Dario Nanni, consigliere del Pd al Comune di Roma). Io e gli altri 15.000 manifestanti eravamo persone normali, di tutte le età, condizioni di vita, giovani, donne, bambini e famiglie intere; molti cristiani questo sì. [leggi tutto]

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