Si moltiplicano le esternazioni (e le scelte) gravissime di
pastori che continuano indisturbati - e chi non li disturba è doppiamente
colpevole - a tradire il Vangelo di Cristo.
Ad esempio, il cardinale Cristoph Schönborn, a
proposito della vicenda
Florian Stangl, rilascia ad Andrea Tornielli quanto
segue:
«Perché allora ha deciso di non intervenire?» -
chiede Tornielli.
«Perché dobbiamo riconoscere
che non solo quelli che vivono in una situazione oggettiva di disordine morale,
ma noi tutti, abbiamo bisogno di perdono e di misericordia. […]», risponde Schönborn.
Ma il perdono e la misericordia Cristo li concede solo ai
penitenti, cioè a coloro che chiedono espressamente di essere salvati. Florian
Stangl, da impenitente, non è affatto pentito e continua a praticare l’omosessualità
(materia grave + circostanze aggravanti + deliberato consenso = peccato mortale).
Con il beneplacito di chi dovrebbe avere cura della sua salvezza eterna.
***
silvio
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