Card. Alfredo Ottaviani |
Merita rileggere questa “Lettera
circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali circa alcune sentenze ed
errori insorgenti sull’interpretazione dei decreti del Concilio Vaticano II”,
redatta dalla Sacra congregazione per la
Dottrina della fede.
In essa è indicata una lista di errori e fraintendimenti sui
documenti dell’ultimo Concilio.
I più gravi hanno fatto scuola:
«Per quanto riguarda la dottrina della fede, viene affermato che le formule dogmatiche
sono soggette all’evoluzione storica al punto che anche lo stesso loro
significato oggettivo è suscettibile di mutazione».
«Il Magistero
ordinario della Chiesa, particolarmente quello del Romano Pontefice, è talvolta
così negletto e sminuito, fino a venir relegato
quasi nella sfera delle libere opinioni».
«Alcuni quasi non
riconoscono una verità oggettiva
assoluta, stabile ed immutabile, e tutto sottopongono ad un certo relativismo,
col pretesto che ogni verità segue necessariamente il ritmo evolutivo della
coscienza e della storia».
«[…] Serpeggia un
certo umanesimo cristologico che riduce Cristo alla condizione di un
semplice uomo, il quale un po’ per volta acquistò la consapevolezza della sua
filiazione divina. […]»
«Alcuni vorrebbero
spiegare il Sacramento della Penitenza come un mezzo di riconciliazione con
la Chiesa, non esprimendo
sufficientemente il concetto di riconciliazione
con Dio offeso. […]»
«[…] Non pochi, infatti, osano rigettare il criterio oggettivo di moralità; altri non ammettono la legge naturale […]»
«[…] non mancano alcuni i quali, interpretando a modo
proprio il Decreto conciliare, propugnano un’azione ecumenica tale da offendere la verità circa l'unità della
fede e della Chiesa […]»
***
silvio
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