“Normae
de modo procedendi in diudicandis praesumptis apparitionibus ac revelationibus”
(“Norme per procedere nel discernimento
di presunte apparizioni e rivelazioni”)
«Il Sinodo ha raccomandato di “aiutare i fedeli a
distinguere bene la Parola di Dio dalle rivelazioni private” (Propositio 47), il cui
ruolo "non è quello... di ‘completare’ la Rivelazione definitiva di
Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca
storica" (Catechismo della Chiesa Cattolica, 67). Il valore delle rivelazioni private è
essenzialmente diverso dall’unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra
fede; in essa infatti per mezzo di parole umane e della mediazione della
comunità vivente della Chiesa, Dio stesso parla a noi. Il criterio per la
verità di una rivelazione privata è il suo orientamento a Cristo stesso.»
Benedetto XVI, Verbum
Domini
***
silvio
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