di Vittorio Messori
E’ il riflesso condizionato della professione.
Comprensibile, forse doveroso, ma che talvolta pare un po’ abusivo. Parlo del
setaccio cui i giornali sottopongono i testi papali per trovarvi qualche
allusione agli eventi dell’attualità ecclesiale. Al proposito, ho letto con
attenzione il testo completo dell’omelia pronunciata ieri da Benedetto XVI alla
messa di Pentecoste. Dicono che l’abbia scritta tutta di suo pugno, a
differenza di molte altre cose in cui si limita a rivedere quanto preparatogli
secondo le sue istruzioni, orali o scritte. Vi ho trovato una pagina di alta
spiritualità, un pressante appello non solo ai fedeli ma all’umanità intera a
ritrovare comprensione e comunione, abbandonando tanti contrasti, risolti
magari con la violenza. [leggi tutto]
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